Lavorare con la lingua giapponese: quali sono le possibilità in Italia?

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Finalmente ce l’hai fatta: hai finito tutti gli esami e ti sei laureato, oppure sei tornato da un corso di studi in Giappone e vuoi lavorare con la lingua giapponese in Italia.
Sì, ma… Da dove cominciare?

Nel nostro Paese il giapponese non è una lingua facile: nel mercato di oggi, dove il cinese è sempre più richiesto e l’inglese è diventato ormai scontato, trovare lavoro per chi parla giapponese può sembrare una sfida impossibile. Eppure, le possibilità sono molto più numerose di quel che si pensa.

Buttarsi avendo già le idee chiare offre sicuramente una marcia in più, ma se non sai da che parte iniziare, noi di Go! Go! Nihon siamo pronti a darti qualche dritta!

Traduttore

Ti piace la letteratura giapponese, sei un avido lettore di manga o sei un appassionato di anime? La traduzione può essere la via che fa per te.
Pochi mestieri riescono a essere così frustranti e appaganti allo stesso tempo come quello del traduttore (e te lo dico per esperienza): non basta conoscere bene la lingua di arrivo e avere una buona padronanza della lingua madre, bisogna essere creativi e saper ottimizzare il proprio tempo per rispettare le scadenze.

Se il mondo della traduzione è già tosto di per sé, lavorare con la lingua giapponese richiede ancora più dedizione: la richiesta è limitata e non è facile farsi notare tra i tanti candidati. Ma se non ti lascerai scoraggiare, ti accorgerai che le occasioni non mancano di certo.

Ci sono vari modi per approcciarsi al lavoro di traduttore, ma i concorsi possono rappresentare un buon punto di partenza. Per quanto riguarda i manga, per esempio, il Lucca Comics & Games organizza ogni anno il Translation Slam, un concorso rivolto sia a traduttori con esperienza che agli aspiranti traduttori dall’inglese, francese, italiano e giapponese. La prova si svolge nell’arco di due ore e il vincitore di ogni lingua potrebbe avere la possibilità di vedersi assegnato un incarico di traduzione.

Un’altra fiera molto importante in Italia è il Bologna Children’s Book Fair: l’evento ha uno spazio apposito per i traduttori, che possono partecipare a incontri e conoscere e scambiare opinioni con altri colleghi. C’è poi un altro punto da non sottovalutare: gli stand di editori giapponesi sono tantissimi. A Bologna, infatti, c’è una delle più numerose comunità nipponiche in Italia e può rappresentare un buon punto di partenza per farsi conoscere e per proporre progetti di traduzione.

Settore turistico

Abbiamo già parlato dell’amore dei giapponesi verso il nostro Paese, vuoi per l’arte, per la musica o per i nostri prodotti. Con il grande flusso di turisti nipponici che visita l’Italia ogni anno, non c’è da stupirsi se uno dei possibili sbocchi lavorativi per chi studia giapponese sia proprio il turismo.

La guida turistica si occupa di accompagnare i gruppi di turisti alla scoperta dei monumenti, dei musei e dei punti di interesse di sua competenza. Oltre a una perfetta conoscenza della lingua, una guida deve essere preparata a rispondere a ogni domanda e a organizzare il percorso di visita. Per poter esercitare la professione di guida turistica è necessario sottoporsi a un esame per il conseguimento dell’apposito patentino.

Un’altra figura molto richiesta è l’accompagnatore turistico, il cui compito è assicurarsi la buona riuscita del viaggio e fornire informazioni sui luoghi visitati laddove non sia di competenza della guida turistica. Anche qui è necessario superare un esame per richiedere l’abilitazione, ma se ti piace viaggiare e cerchi lavoro nel settore turistico può essere la scelta più adatta a te!

Infine c’è l’interprete, che è una figura molto richiesta e che si può collocare a metà tra il settore turistico e l’ambito delle traduzioni. Considerato tra i lavori meglio pagati per chi studia lingue straniere, l’interprete è un professionista della dialettica e ha la capacità di estrapolare i concetti principali, tradurre figure retoriche ed esporre il discorso in modo chiaro e semplice. A differenza del traduttore, l’interprete è specializzato nella traduzione orale simultanea, il che richiede un’ottima conoscenza della lingua e buona memoria. La richiesta di questa figura professionale in Italia cambia a seconda dell’ambito di specializzazione dell’interprete.

Lavorare con la lingua giapponese è possibile anche nei musei, negli alberghi, nelle compagnie aeree o di navi e addirittura nei negozi outlet, grazie all’enorme interesse dei giapponesi verso le grandi firme italiane.

Commercio

Un campo da tenere in grande considerazione è quello commerciale, anche in vista dei nuovi accordi siglati tra Giappone ed Europa. Le aziende italiane che attualmente intrattengono rapporti commerciali diretti con il Sol Levante non sono tantissime, ma le opportunità non mancano per chi vuole lavorare con la lingua giapponese.

Il settore più fiorente è quello legato al mondo dell’elettronica: computer, schermi, elettrodomestici, materiale fotografico… I prodotti giapponesi sono sinonimo di qualità ed efficienza e sono molto richiesti in tutto il mondo, Italia compresa. Rientrano in questa categoria anche i prodotti video-ludici, che rappresentano una buon fetta dell’economia nipponica.

Gli appassionati di motori possono puntare al settore dei veicoli e attrezzature per il trasporto, come moto e macchine, o anche solo pneumatici. Negli ultimi tempi persino il settore alimentare ha registrato un aumento, grazie all’interesse sempre più alto degli italiani nei confronti dei prodotti della cucina giapponese.

Infine, se sei interessato all’ambito commerciale e vivi in una città portuale, perché non provi a indirizzarti verso le spedizioni marittime? Ce ne sono diverse e la richiesta di personale che conosca il giapponese è più alta di quello che pensi.

Lavorare con la lingua giapponese in Italia non è facile, ma non devi abbatterti: con la giusta dose di determinazione e grinta i risultati arriveranno!

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