Ospedali in Giappone: cosa bisogna sapere

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Quando si viaggia, e a maggior ragione quando si decide di fare un’esperienza di vita e studio in un paese estero, è bene informarsi su come funziona il sistema sanitario locale. Il paese del Sol Levante ha una sanità di tutto rispetto, efficiente ed organizzata; per uno straniero però, può essere difficoltoso, perlomeno agli inizi, districarsi nel mondo degli ospedali in Giappone.

Cliniche, ospedali e farmacie: cosa sono e quando andare

Una doverosa premessa prima di addentrarci nell’argomento riguarda il medico della mutua: in Giappone non esiste. Non c’è dunque la figura del medico di base (o “di famiglia”) che ci segue da quando siamo bambini e che fornisce prestazioni gratuite (o comunque, pagate dalle tasse) alla comunità della circoscrizione in cui risiede.

Il sistema sanitario nazionale giapponese è costruito su un dualismo di base: ospedali e cliniche.

Le cliniche sono generalmente gestite da un singolo dottore (con l’aiuto di diverse infermiere), e sono altamente specializzate: dalle cliniche dermatologiche a quelle pediatriche, da quelle ortopediche a quelle otorinolaringoiatriche, coprono veramente tutte le branche della medicina. A volte cliniche diverse si “accorpano” formando poliambulatori, per beneficiare di economie di scala, e per dare l’opportunità ai pazienti di accedere a diverse prestazioni mediche nello stesso ambiente.

Generalmente non è necessario prenotare una visita in anticipo, perché quasi tutte le cliniche accettano pazienti senza appuntamento; è importante però controllare gli orari di apertura, dal momento che le cliniche raramente fanno orario continuato, e spesso hanno uno o due giorni di chiusura settimanale.

Si consiglia di andare in una clinica quando il trattamento richiesto non è urgente, o non è qualcosa di grave: il medico ti visiterà e, dopo aver stabilito una diagnosi, provvederà a prescriverti dei medicinali o ad indirizzarti ad un’altra struttura per un ulteriore controllo più approfondito.

Gli ospedali invece, sono strutture più grandi e attrezzate, con un maggior numero di medici e personale sanitario. A seconda dell’ospedale possono cambiare i dipartimenti e le aree di intervento supportate. Gli ospedali sono dotati anche di pronto soccorso (救急救命室, kyuukyukyu meishitsu), dove recarsi in caso di emergenze o di situazioni più gravi della norma (specialmente negli orari di chiusura delle cliniche).

Sia cliniche che ospedali in Giappone richiedono al paziente che si presenta la prima volta di compilare un foglio di registrazione, inserendo i propri dati personali e qualche informazione su sintomi attuali (quali, dove, da quanto tempo) e sulla storia clinica (malattie/interventi passati, eventuali allergie a medicinali ecc.). Una volta fatto otterrai una card personalizzata, che certifica la tua registrazione, e che dovrai presentare le eventuali volte successive in cui avrai bisogno di prestazioni mediche in quella stessa struttura.

Anche le farmacie si dividono in due categorie, parafarmacie e farmacie vere e proprie. Le parafarmacie (a volte delle semplici drogherie), vendono medicinali da banco e per self-medication. Le farmacie vere e proprie invece vendono medicinali solo su ricetta medica (parlerò più in dettaglio di questo in uno dei prossimi paragrafi).

Assicurazione sanitaria

Un altro aspetto importante riguardo al mondo degli ospedali in Giappone sul quale è bene informarsi è quello relativo all’assicurazione sanitaria. Per accedere a prestazioni mediche senza spendere un capitale è necessario avere una delle seguenti assicurazioni: National Health Insurance, Social Health Insurance o un’assicurazione di viaggio.

National Health Insurance

La NHI è l’assicurazione che dovrai fare se verrai a studiare in Giappone con un visto studentesco (dopo aver ottenuto la Zairyu card). Questa assicurazione copre il 70% di qualsiasi spesa medica dovrai affrontare, e ha un costo mensile che dipende dal tuo reddito annuo: se, da studente, non lavorerai neanche part-time, il costo mensile che dovrai affrontare sarà molto basso, generalmente intorno ai 1,500 – 2,500 yen al mese (12-20 euro), a seconda della tua città di residenza. Questa assicurazione è accettata nella stragrande maggioranza delle cliniche e degli ospedali in Giappone.

Social Health Insurance

Questa assicurazione (SHI) è invece per gli impiegati dipendenti full-time. Se troverai lavoro in Giappone, ottenendo un visto lavorativo, verrai iscritto a questa assicurazione (ci sono comunque delle eccezioni; in questo caso è sempre meglio controllare direttamente con la propria azienda/datore di lavoro). Anche questa assicurazione copre il 70% delle spese mediche, e il suo costo mensile dipende dal tuo reddito annuale (l’azienda comunque generalmente versa il 50% della quota mensile). Questo tipo di assicurazione permette anche di accedere a benefit e rimborsi per prestazioni medico-ospedaliere costose come operazioni chirurgiche, ricoveri, parto ecc. (sì, in Giappone partorire ha un costo, generalmente intorno ai 5.000 – 7.000 euro). Il 95% degli ospedali in Giappone accettano questo tipo di assicurazione.

Assicurazione di viaggio

Se deciderai di venire in Giappone con un visto turistico (quindi per un periodo inferiore ai 90 giorni), ti consiglio assolutamente di sottoscrivere una polizza assicurativa di viaggio, che copra eventuali spese mediche durante il tuo soggiorno in Giappone. Il costo delle polizze varia a seconda della compagnia assicurativa e della durata del viaggio; in ogni caso è un piccolo prezzo da pagare per poterti godere la tua permanenza in Giappone con tranquillità. Senza questo tipo di di assicurazione, anche una visita per una caviglia slogata (con radiografia annessa) può venire a costare un centinaio di euro.

Nel caso di NHI e SHI, direttamente al tuo comune di residenza o tramite la tua azienda, otterrai una card (l’equivalente della tessera sanitaria italiana), che dovrai tassativamente presentare ogni volta che ti recherai in una struttura ospedaliera o in una clinica per visite o cure. Senza di quella lo staff non avrà modo di verificare direttamente la validità della tua copertura sanitaria.

Ricette logo

Medicine e ricette

Sia che tu vada in una clinica o in un ospedale, molto probabilmente, al termine della visita, riceverai una ricetta medica che ti prescrive l’assunzione di diverse medicine.

Con la ricetta dovrai recarti ad una farmacia con la sezione shohōsen uketsuke (処方せん受付, letteralmente “banco per le ricette”), per ottenere le medicine prescritte. La differenza con l’Italia è che il farmacista, seguendo le indicazioni del medico, ti darà esattamente il numero preciso di ogni singola medicina/pillola necessaria per il trattamento. In questo modo si evitano sprechi (in Italia molto spesso si è costretti a comprare una scatola intera che dopo la fine del trattamento non verrà riutilizzata, buttando così le medicine rimaste una volta superata la data di scadenza), e le medicine vengono consegnate con un dettagliato foglio, creato ad hoc al momento dal farmacista, che riporta informazioni sulle medicine e foto delle diverse tipologie di pillole con relative istruzioni per l’assunzione (in modo da non confondersi con tempistiche e dosaggi).

Ogni paziente poi può richiedere un okusuri techō (お薬手帳, taccuino delle medicine), dove il farmacista applicherà un adesivo che riporta informazioni sul tipo di “patologia”, sulle medicine prescritte e sulla clinica/ospedale dove è stata effettuata la visita. Così facendo è possibile tenere d’occhio la propria storia medica, e il farmacista può controllare se in passato sono state prescritte medicine simili.

Parlando per esperienza, ho notato che rispetto all’Italia le medicine giapponesi sono più “leggere”, ma compensano con la quantità: per un semplice mal di gola non è infrequente ricevere una ricetta medica che prescrive l’assunzione di farmaci antiinfiammatori, antidolorifici, antibiotici e pure un gastroprotettore (per difendere il nostro stomaco dall’assunzione di 5-10 pillole al giorno per diversi giorni!).

Nel caso tu abbia patologie pregresse che necessitano un discreto quantitativo di medicinali, e che porteresti dall’Italia, puoi leggere il nostro articolo su come portare medicine in Giappone per maggiori informazioni.

Consigli sugli ospedali in Giappone

Come scritto in uno dei paragrafi precedenti, prima di visitare una struttura sanitaria è meglio decidere bene il tipo, a seconda dei sintomi che si hanno: “sbagliare” struttura può comportare spese extra, o semplicemente una perdita di tempo ed energie. Il sito Byouin Navi è molto utile per cercare e paragonare cliniche e prestazioni offerte, con relativi orari, informazioni e recensioni (il sito è in giapponese).

In generale medici ed infermiere/i sono gentili e disponibili, anche con chi non parla il giapponese. Se però vuoi andare sul sicuro e farti visitare in una clinica/ospedale con personale che parla inglese, puoi fare una ricerca su sul sito Expats Guide.

Per altre informazioni e curiosità sulla vita in Giappone, continua a leggere il nostro blog e seguici su Instagram e Facebook.

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