Una gita tra i templi e i sentieri di Kamakura

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Situata nella prefettura di Kanagawa, a sud-ovest di Tokyo, Kamakura è stata la capitale de facto del Giappone dal 1192 al 1333. Il suo paesaggio offre l’opportunità di fare lunghe passeggiate tra i boschi, visitandone i numerosi templi, e di ammirare l’oceano nella vicina Enoshima.

Vediamo insieme qualche segreto sulla città di Kamakura, scoprendo cosa fare in un giorno, per rilassarsi con una gita fuori Tokyo.

Un po’ di storia

Il fascino della città di Kamakura è legato soprattutto alla sua cultura storica e religiosa. È infatti in questo periodo che i fondamenti del codice del bushido tanto cari ai samurai sono stati concepiti assieme al rituale di suicidio seppuku e all’arte della spada. Il periodo Kamakura è stato anche il più fiorente per il Buddhismo Zen.

Tutti questi elementi sono la ragione per la quale la lista delle bellezze che Kamakura ospita è piuttosto lunga. Decine sono i santuari shintoisti e i templi buddhisti sparsi per il territorio, sebbene il suo simbolo nel mondo sia la gigantesca statua in bronzo dedicata al Buddha Amida, nel tempio Kotoku-in. Ecco alcuni dei templi e santuari da non perdere!

Tempio Kotoku-in

Questo tempio la statua del grande Buddha, o Daibutsu (大仏), alta più di 13 metri, di 93 tonnellate, seconda solo al Buddha ospitato nel Todaiji di Nara. Originariamente custodita all’aperto, in una sala distrutta dal violento tsunami del 1252, il Daibutsu è diventato luogo turistico e particolarmente affollato in ogni periodo dell’anno, ma non dimentichiamo che resta un luogo sacro, e come tale bisogna rispettarlo.

Tempio Hasedera

Questo tempio si trova su una collinetta, da cui si può vedere il mare e la riva costiera della zona. Il tempio ospita la statua di Kannon, la divinità a undici teste, alte più di nove metri. Si possono trovare anche tante piccole statue di Jizo, in fila una affianco all’altro, protettrici di viaggiatori e defunti, soprattutto bambini.

Ti consiglio di osservare attentamente ogni angolo del tempio, inclusi i suoi piccoli giardini, perché potresti scorgere tre piccole statuette di Buddha sorridenti, nel mezzo della natura.

Tempio Engaku-ji

L’Enkakuji è uno dei principali templi Zen del Giappone orientale. Avvolto nella natura incontaminata di Kamakura, il tempio è particolarmente affascinante durante la stagione autunnale, alla fine di novembre, poiché si colora delle sfumature tipiche delle foglie di acero giapponese.

Nel complesso si trova la Grande Campana, simbolo di questo tempio, e proclamata tesoro nazionale.

Santuario Tsurugaoka Hachimangu

Si tratta del santuario shintoista più antico di Kamakura, fondato nel 1063 e poi spostato nella sua posizione attuale dal fondatore del primo shogun, Minamoto Yoritomo. Il santuario è dedicato alla divinità Hachiman della guerra e del tiro con l’arco, in onore della famiglia Minamoto e alla casta samurai.

Una passeggiata tra i sentieri di Kamakura

Non molti ne sono a conoscenza, ma è alle spalle del grande Buddha Amida che la vera magia di Kamakura ha inizio.

Superata la zona turistica si accede ad un’area silenziosa e pressappoco disabitata, che conduce ad una scalinata. Quello è l’ingresso ad uno dei tre principali sentieri che incorniciano la città.

Il primo sentiero, che si snoda lungo tutta la parte ovest di Kamakura è chiamato Daibutsu proprio in onore del grande Buddha, e prosegue per circa 5,8 km, prima di biforcarsi; una parte condurrà al Jochi-ji, uno dei 5 grandi templi Zen di Kamakura, poco lontano dal quale è situato pure l’ingresso al secondo sentiero (il Tenen); l’altra, al parco Genjiyama e allo Jufuku-ji. Lungo il percorso, sono diversi i templi presso cui è possibile sostare, che sarebbero una salvezza se la scarpinata decideste di farla in estate. Ad esempio, io per rinfrescarmi feci un salto alle grotte dello Zeniarai Benten, dove non solo si può lavare il denaro sperando si raddoppi come vuole la leggenda del posto, ma si può anche bere un ottimo ramune (una tradizionale bevanda gassata) fatto in casa.

L’ingresso al Tenen, a nord-est di Kamakura, è invece contrassegnato dal tempio Kencho-ji, caratteristico per le decine di tengu poste a guarda delle sue scalinate. Prosegue, poi, in salita verso la cima del monte Ohirayama, offrendo una magnifica veduta della baia di Yuigahama. Asceso il monte, il sentiero continua in discesa per un totale di 7 km circa, e si dirama verso la valle di Shishimai ed i templi Zuisen-ji e Jomyo-ji.

L’ultimo sentiero, il Gyonyama, è leggermente distaccato dai due precedenti, e molto più vicino alla stazione centrale di Kamakura. Si estende per 4 km a sud-est della città e connette col tempio Nichiren Myohon-ji, lo Yagumo jinja e la Harakiri Yagura, una grotta di pietra dentro cui sono sepolti i resti dell’ultimo reggente del clan Hojo.

Camminare tra i sentieri di Kamakura è un’esperienza mistica, immersi nella natura selvatica. Non troverai distributori automatici, panchine, o caffetterie lungo il sentiero, ma rocce, alberi secolari ed animali particolari. Ma soprattutto, il silenzio spezzato solo dai suoni della foresta tipico di quei luoghi distanti dalla giungla urbana. È l’occasione perfetta per chi si trova in Giappone, magari come studente di lingua, e vuole fare una gita vicino Tokyo immergendosi nella natura.

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