Se hai appena iniziato a studiare giapponese, tutte le regole di pronuncia potranno risultarti difficili. Particolarmente complicate risultano le consonanti doppie, le vocali lunghe e quelle brevi che, se non sono pronunciate correttamente, possono cambiare completamente il significato delle parole.
Come possiamo sapere se queste parole hanno consonanti doppie o vocali lunghe in giapponese? Scopriamolo insieme!
Sokuon 促音 (consonanti doppie)
I sokuon sono quelle parole che hanno un “piccolo tsu”っ per raddoppiare una consonante. Questo fenomeno linguistico (tecnicamente definito “geminazione”) in giapponese diventa un suono tagliato o una leggera pausa. Inizialmente non è molto semplice riprodurre questo suono, ma ti verrà naturale man mano che avanzerai nello studio della lingua.
Quando scrivi in romaji usi una consonante doppia, mentre per i kana utilizzerai il “piccolo tsu” (っ per l’hiragana e ッ per il katakana) prima della consonante interessata. Ecco alcuni esempi di parole che hanno un sokuon:
Nippon
日本 (にっぽん)
Giappone
Yukkuri
ゆっくり
Lentamente
Yappari
矢っ張り(やっぱり)
Come previsto, infatti
Kitte
切手 (きって)
Francobollo
Zasshi
雑誌 (ざっし)
Rivista
Itta
行った (いった)
Andato/a
*Per fare un confronto, ita 板, che significa lavagna o tavola, o ita 痛, che significa “ahi!” (di dolore) non hanno le doppie consonanti.
Nisshi
日誌 (にっし)
Giornale, registro
*Al contrario di nishi 西, che significa est
Kappu
カップ
Bicchiere
Sakkaa
サッカー
Calcio
Chouon 長音 (vocali lunghe)
Queste sono le parole che hanno suoni lunghi, e quindi in giapponese risulta una pronuncia allungata. Quando si scrive, ci sono alcune regole da tenere a mente.
Le vocali lunghe che finiscono in aあ, iい, uう vengono scritte con una vocale in più dello stesso suono. Per esempio, vocali lunghe che finiscono in あ aggiungono un’altraあ.
→ Es. okaasan お母さん・おかあさん (madre)
I suoni eえ sono seguiti da ulteriori い o え.
→ Per esempio, eiga 映画・えいが (film) o oneesan お姉さん・おねえさん (sorella maggiore).
Le vocali lunghe che finiscono in oお sono seguite dallaう.
→ Per esempio, ohayou おはよう (buongiorno).
Un’eccezione sono alcune parole scritte con una doppia お, come ooki 大きい・おおき (grande).
Alcune volte potrai vedere che le vocali extra sono omesse e, al loro posto, la parola viene scritta con un macron sulla vocale che viene allungata. Per esempio: okāsan, ohayō. Anche in questo caso, non c’è una vera e propria regola, ma si va più a preferenza.
In katakana invece, la vocale lunga è indicata da un trattino. Per esempio koohii コーヒー (caffè), suupaa スーパー (supermercato).
È importante sapere che ci sono molte parole che sembrano le stesse, quando in realtà l’unica differenza è che una ha una vocale lunga e l’altra no. In questo caso, la pronuncia cambia completamente il significato della parola.
Alcuni esempi:
Obasan おばさん (zia) vs obaasan おばあさん (nonna)
Ningyo にんぎょ (sirena) vs ningyou にんぎょう (bambola)
Biru ビル (palazzi) vs biiru ビール (birra)
Kado かど (angolo) vs kaado カード (carta)
Kutsu くつ (scarpe) vs kutsuu くつう (dolore, agonia)
Come padroneggiare le consonanti doppie e le vocali lunghe
Se stai avendo difficoltà con le consonanti doppie e le vocali lunghe in giapponese, sappi che non sei solo/a! Man mano che ti abitui ai suoni giapponesi, diventerai anche più pratico/a e notare la differenza tra vocali lunghe, brevi e doppie consonanti sarà molto più semplice.
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