L’affascinante figura della geisha in Giappone, la figlia dell’arte

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Illustrazione di una geisha in Giappone

La figura della geisha ci fa pensare subito al Giappone. Misteriosa e affascinante, la geisha in Giappone rappresenta quasi un anacronismo, un mondo segreto sopravvissuto all’età moderna e che trova il suo fulcro a Kyoto, la bellissima e antica capitale tradizionale. Le acconciature elaborate, i visi dipinti di bianco, i passi aggraziati, i kimono dalle delicate decorazioni.

In questo articolo impareremo un po’ di storia delle geisha e il loro ruolo nel Giappone moderno.

Geisha in Giappone in posa davanti a un altare colorato

Storia della geisha in Giappone

La parola geisha è formata dai kanji 芸 (gei) arte e 者 (sha) persona. Proprio come indica il nome, la geisha è un’artista esperta dell’arte dell’intrattenimento e non una prostituta di lusso, come viene frainteso a volte in Occidente. Ciò è dovuto probabilmente al fatto che in origine le geisha in Giappone erano state cortigiane e prostitute.

Sebbene possa stupire, c’è da sapere che le prime geisha in Giappone erano in realtà uomini, che intrattenevano gli ospiti di alto borgo con danze e canti. Tuttavia, col tempo anche le ragazze che lavoravano durante queste feste, chiamate saburuko (che letteralmente significa “chi serve”) iniziarono a esibirsi e non ci volle molto tempo finché gli uomini venissero sostituiti definitamente dalle donne geisha. Le saburuko offrivano anche servizi di natura sessuale, così come le oiran, cortigiane dell’alta società.

Durante il periodo Edo (1603 – 1868) la professione delle oiran prese piede sempre di più quando vennero creati dei quartieri appositamente per loro, gli yūkaku 遊廓, dove la prostituzione era legale. In questi quartieri del piacere, le yūjo 遊女 (“prostitute” in generale) erano classificate in vari livelli, di cui le tayū erano quelle di più alto rango. I clienti erano per lo più uomini di affari e politici che si riunivano nelle sale da tè del quartiere per poter godere della loro compagnia.

Fu poi nel 19° secolo che le geisha in Giappone, così come le conosciamo oggi, iniziarono a diffondersi, distinguendosi dalle cortigiane. Una geisha non intratteneva gli ospiti solo con danze e musica, ma anche con conversazioni piacevoli e intelligenti. Era un’artista colta e raffinata, e poter passare del tempo in sua compagnia era considerato un privilegio. I quartieri del piacere yūkaku divennero così hanamachi (花街, città dei fiori), distretti in cui si trovano sia le okiya 置屋 (case della geisha) che le ochaya お茶屋 (sale da tè).

Con l’apertura del Paese verso l’Occidente l’interesse per la cultura giapponese crebbe a dismisura e furono in molti a rimanere affascinati da questa leggiadra figura femminile. Dai pittori impressionisti del calibro di Van Gogh e Monet ai compositori dell’opera come Puccini, la figura della geisha attirò l’attenzione degli occidentali.

Gente che cammina per le strade di Kyoto con la pagoda

Come si diventa geisha in Giappone

Originariamente, le aspiranti geisha in Giappone arrivavano all’okiya in tenera età, spesso vendute dalle proprie famiglie per ripagare i debiti. Vi rimanevano anche da adulte per tutto il periodo in cui esercitavano la professione, convivendo con le apprendiste e le altre geisha professioniste. Le apprendiste studiavano sin da subito l’arte della danza, il canto e gli strumenti musicali. Questa fase del loro addestramento viene definita minarai 見習い e include anche la visita alle sale da tè, dove assistevano personalmente all’attività di altre geisha o apprendiste.

Una volta ritenute idonee, le apprendiste facevano il loro debutto nelle sale da tè diventando maiko 舞妓, sotto la guida di una geisha esperta (oneesan お姉さん, sorella maggiore) come loro guide, ottenendo un nome d’arte.

L’addestramento durava dai tre ai cinque anni e comprendeva tre parti fondamentali: imparare le arti, partecipare alle cerimonie del tè con la propria “sorella maggiore” e conoscere le regole di etichetta. L’apprendimento delle arti tradizionali comprende lo studio dello shamisen (strumento a tre corde dal suono malinconico), del flauto di bambù shakuhachi, oltre alla calligrafia 書道, all’arte del tè, alla danza buyō 舞踊 e alla poesia.

Se superato, l’addestramento delle maiko permetteva loro di essere promosse a geisha con una cerimonia ufficiale chiamata erikae (襟替え, cambio del colletto). Non è da non scambiare con la cerimonia del mizuage che invece era un rito di iniziazione delle prostitute.

Acconciatura di una geisha in Giappone

La geisha nel mondo moderno

Al giorno d’oggi il numero delle geisha è diminuito in modo drastico a causa del cambiamento della società nipponica e del prezzo da pagare per poter godere della loro compagnia. Si trovano soprattutto a Kyoto, dove vengono chiamate geiko (芸子, figlia d’arte), ma ve ne sono anche nella città tradizionale di Kanazawa e a Tokyo, nel quartiere di Asakusa.

Il modo più facile per incontrare una maiko o una geisha in Giappone è andando in una sala da tè dell’hanamachi oppure recandosi a teatro per assistere a uno spettacolo. Con un po’ di fortuna è anche possibile vederne qualcuna per le strade di Gion o Pontocho, a Kyoto. Con i loro kimono e pettinature emblematiche, sono le maiko a essere più facilmente avvistate dai turisti, soprattutto alla sera quando si recano alle sale da tè per lavoro. Riuscire a vederne una, anche solo per un istante, è un’esperienza quasi magica. Tuttavia, a causa dell’aumento di turisti maleducati che importunano le geisha, il governo locale ha deciso di rafforzare le proprie strategie contro i comportamenti indisciplinati dei visitatori. A partire da aprile 2024 sono stati installati cartelli multilingue accanto alle strade private di Gion per avvertire i trasgressori di una sanzione di 10,000 yen per l’ingresso non autorizzato nelle stradine interne. Queste saranno accessibili solo a residenti, geisha e clienti delle sale da tè.

Figure così misteriose da sembrare irreali, le geisha in Giappone rappresentano l’animo nostalgico di un Paese dalle atmosfere eleganti di un passato ormai lontano, ma non ancora dimenticato.

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