Come usare il water giapponese: tecnologia e comodità del washlet

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L’alto livello tecnologico del wc in Giappone lo ha reso famoso in tutto il mondo, facendolo diventare un oggetto del desiderio per molti, anche nei paesi occidentali.
Destreggiarsi tra i pulsanti e le funzioni a disposizione non è semplice, soprattutto se non si conosce la lingua giapponese. Per tua fortuna, in questo articolo spiegheremo in dettaglio come usare il water giapponese, così da evitare problemi e dubbi in situazioni delicate.

L’invenzione

Prima di addentrarci nei meandri tecnologici dei wc delle ultime decadi, è bene precisare che il vero, tradizionale bagno giapponese washiki (和式, letteralmente “alla giapponese”) è quanto di più antiquato e scomodo mai concepito. In Italia lo conosciamo come il “bagno alla turca”, ma è chiamato anche “squat toilet”, ed è un tipo di wc diffuso in tutta l’Asia. Come indicato dal nome “squat”, per potere utilizzare questo tipo di toilet è necessario accovacciarsi, mantenendo la posizione per il tempo necessario.

Nel corso del 20° secolo però, grazie alla ricerca e agli investimenti di aziende come TOTO, i water giapponesi si sono evoluti considerevolmente: dapprima prendendo a modello quelli occidentali, e in seconda battuta superandoli dal punto di vista tecnologico. Se le washiki toire (トイレ, dall’inglese “toilet”) sono ancora presenti in alcuni (non molti) bagni pubblici ecc., la quasi totalità delle case giapponesi è ormai dotata di bagni all’occidentale, e la maggior parte di esse hanno installate le cosiddette washlet (ウォシュレット), i water iper-tecnologici di cui sopra.

Come usare il water giapponese washlet

Come funzionano

Le tipologie di washlet possono variare, a seconda della marca e del modello, ma la maggior parte delle funzioni sono sempre incluse. Anche la forma e posizione del “pannello di controllo” può cambiare, ma se memorizzerai i kanji e i relativi significati illustrati qui sotto non avrai problemi. Vediamo insieme come usare il water giapponese.

Fase 1: Apertura

Molti water giapponesi sono dotati di sensori a infrarossi, che fanno aprire automaticamente il coperchio quando ci si ferma davanti, o quando si apre la porta del bagno. Nel caso questa funzione non fosse disponibile, si può aprire il coperchio manualmente.

Per alzare o abbassare la tavoletta può essere presente un pulsante benza kaihei (便座開閉, letteralmente “apri-chiudi tavoletta”).

Fase 2: L’atto

La maggior parte dei washlets sono dotati di pulsanti che permettono di controllare la temperatura della tavoletta (便座温度), una manna dal cielo specialmente nelle freddi giornate invernali. A volte i water sono dotati anche di pulsanti più “sofisticati”, come quello che permette di far partire una musichetta o dei suoni ambientali che coprono eventuali rumori molesti, o quello che permette di rilasciare una spruzzata di profumo per mascherare odori ancora più molesti.

Fase 3: Pulizia

A missione compiuta è possibile, se la situazione lo richiede, usare diverse funzioni:

  • Oshiri (お尻, sedere) per il lavaggio del didietro
  • Bide (ビデ, dal francese “bidet”) per il lavaggio delle parti intime femminili
  • Kanso (乾燥, asciugare) per far partire una ventola di aria calda che asciuga le zone appena lavate

Tutte queste funzioni sono generalmente regolabili; è possibile infatti controllare:

  • La temperatura dell’acqua (温水, onsui),
  • La posizione del getto (洗浄位置, senjo ichi)
  • L’intensità del getto (洗浄強さ senjo tsuyosa o 水勢 suisei), regolabile con i comandi kyō (強, forte) e jyaku (弱, debole).

Maniglia del water in Giappone

Fase 4: Conclusione

Una volta concluse le operazioni di cui sopra, non resta che tirare l’acqua. Generalmente il pulsante più comune è quello che riporta il kanji di nagasu (流す, far scorrere). In alternativa possono essere presenti due bottoni, 大 o 小, che significano rispettivamente “grande” e “piccolo” e si riferiscono al tipo di deiezione (per capirci, pipì o popò); a seconda del pulsante che premerai, cambierà anche l’intensità e la quantità d’acqua utilizzata per lo sciacquone.

Sbagliare pulsante, soprattutto le prime volte, sarà inevitabile. Non temere però, in caso di errore ti basterà premere una sorta di bottone “salvavita”: 止 o 停止. Questi ideogrammi significano “fermare, stoppare”, e premerli ti permetterà di annullare qualsiasi operazione precedentemente avviata.

Usare il water giapponese è sicuramente un’esperienza particolare, che, specialmente le prime volte, ti lascerà a metà strada tra il perplesso e l’ammirato. Sperando che questa mini-guida ti abbia chiarito un po’ come utilizzarlo, non mi resta che augurarti di farne… buon uso.

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