Bicicletta in Giappone: gambe in spalla e pedalare

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Acquistare una bicicletta in Giappone è sicuramente un ottimo investimento: è il modo migliore per coprire brevi distanze in scioltezza, risparmiare sui mezzi di trasporto e mantenersi in forma. Come ogni cosa però, l’approccio nipponico al mondo della bicicletta ha delle particolarità interessanti, e delle regole da rispettare. Vediamole insieme.

Acquistare una bicicletta

Se decidi di comprare una bicicletta in Giappone, la prima cosa che dovrai fare dopo l’acquisto è registrarla. Tutte le biciclette devono avere un numero di registrazione, una sorta di “targa” collegata al possessore della bicicletta stessa. Questo numero permette a pubblici ufficiali e simili di avere la situazione sotto controllo, permettendogli di cercare facilmente informazioni in caso di bisogno o di “emergenze” (furti, incidenti ecc.).

Registrare una bicicletta è semplicissimo. Se acquistata in un negozio, basta compilare una form (fornita dal negozio stesso) e ottenere un adesivo da attaccare alla bicicletta.
Se acquistata online, è necessario recarsi al kōban (交番, piccola stazione di polizia di quartiere) più vicino, portandosi dietro ricevuta d’acquisto e documento d’identità, e compilare un modulo simile a quello sopracitato.

Nel caso tu acquistassi una bicicletta di seconda mano, dovrai fare una sorta di passaggio di proprietà. Anche in questo caso c’è un modulo dedicato da compilare insieme al precedente proprietario. Per il passaggio/compilazione è sufficiente andare in un negozio di biciclette, che può espletare questa breve pratica burocratica per te.

In ciascuno dei tre casi sopra elencati, per registrazione e/o passaggio di proprietà, il costo è veramente minimo, intorno ai 500 yen. Ad ogni modo, se deciderai di acquistare una bicicletta in Giappone assicurati di verificarne la provenienza: se il precedente proprietario non ha i documenti di registrazione, non potendo quindi dimostrare di essere il legittimo possessore, è meglio evitare di comprarla.

Cosa ancora più importante, non dimenticarti di registrarla a tua volta! Nonostante non ci siano multe specifiche riguardanti la mancata registrazione del mezzo, se un poliziotto dovesse fermarti per un controllo potresti passare qualche guaio, non potendo provare che quella bicicletta sia legalmente acquistata e non rubata.

Le biciclette in Giappone sono generalmente dotate di un lucchetto incorporato per la ruota posteriore, che blocca i raggi e rende la bicicletta inutilizzabile. Questo, unito alla targa di cui abbiamo appena parlato, scoraggia potenziali ladri e malintenzionati.

Assicurazione per biciclette

Jitenshahoken 自転車保険, o assicurazione per biciclette, è un requisito che tutti i possessori di biciclette a Tokyo o nelle grandi città del Giappone sono tenuti a rispettare. Puoi controllare le regolamentazioni del tuo municipio di residenza per vedere se è effettivamente obbligatoria.

Tuttavia, anche se non lo fosse, ti consigliamo vivamente di farne una per viaggiare in tranquillità in sella alla tua bici. L’assicurazione sarà una protezione sia per te che per altre persone, in caso di urto o incidente.

Puoi comprare un’assicurazione per biciclette in un qualsiasi conbini di zona o presso un agente assicurativo per via telefonica. Puoi anche chiedere consiglio alla tua scuola, agli amici o al negozio presso cui hai acquistato la bici. Se non sai ancora parlare bene giapponese ti consigliamo di firmare un contratto assicurativo con qualcuno che possa aiutarti in giapponese, per capire appieno le clausole della polizza.

Regole e multe

Come noto, il Giappone è un paese ricco di regolamenti e ligio nel rispettarli. Anche per quanto riguarda le biciclette ci sono una serie di regole da rispettare, e conseguenti multe nel caso di infrazioni.

  • Non rispettare i semafori, pedalare mentre si ascolta la musica utilizzando cuffie/auricolari o si parla al cellulare, e andare in due in bicicletta (ad eccezione dei bambini fino ai 6 anni) può comportare una multa di 500,000 yen (4.000 euro). Nel caso una di queste infrazioni sia la causa di un incidente con feriti o morti, può portare anche a diversi anni di carcere.
  • Pedalare sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti può causare una multa fino a 1,000,000 yen (8.000 euro) e fino a 5 anni di carcere.
  • Tutte le biciclette devono essere dotate di campanello e luci (da tenere sempre accese quando è buio).
  • Portare biciclette in treno è vietato, a meno che non siano “disassemblate” e inserite in una custodia dedicata chiamata rinkōbukuro (輪行袋); rinkō è l’atto del smontare una bicicletta e inserirla in una custodia, mentre fukuro è letteralmente un sacchetto.

Teoricamente ci sono anche altre regole su cui però il Giappone si scopre un po’ italiano, e in pratica chiude un occhio.

  • Pedalare sui marciapiedi è tecnicamente proibito (a meno che non si chiaramente espresso il contrario), ma specialmente nelle grandi città lo fanno veramente tutti. In metropoli come Tokyo potrai notare come, nelle principali arterie cittadine nessuno, ma proprio nessuno, pedali in strada.
  • Anche pedalare con un ombrello in mano sarebbe proibito, ma come per la questione dei marciapiedi, poliziotti e vigili non sono così severi nel far rispettare l’osservanza di questa regola.

Noleggiare una bicicletta in Giappone

Se decidi di venire in Giappone solo per un breve periodo, potrai noleggiare una bicicletta in uno dei numerosi negozi di biciclette, spesso situati vicino alle stazioni di treni e metropolitane. Il costo del noleggio è generalmente sui 200-300 yen all’ora (poco più di 2 euro), o di 1,500-2,000 yen per l’intera giornata (12-16 euro). Il noleggio notturno non è generalmente consentito.

Le biciclette disponibili per il noleggio sono di solito le cosiddette mamachari (ママチャリ, la bicicletta “da mamma”), comode biciclette con canna curva e cestino incorporato. In alcune location, specializzate in escursioni e attività outdoor, è possibile anche noleggiare mountain-bikes e altri tipi di bicicletta.

Recentemente, come già accade da tempo in tante città europee, Tokyo ha sviluppato un sistema di bike-sharing, disponibile anche per turisti: il costo per un pass giornaliero è intorno ai 1,500 yen (12 euro). Puoi trovare altre informazioni su questo sito.

Scene di vita vissuta

Una curiosità tutta nipponica: così come per le automobili, anche per le biciclette vige il divieto di sosta in aree specifiche. Specialmente nelle grandi città, dove centinaia di migliaia di persone usano la bicicletta quotidianamente, si rende necessario istituire regole per evitare il “parcheggio selvaggio” e conseguenti disagi per pedoni, negozianti ecc. Se tu dovessi lasciare la bicicletta in un’area non consentita, riceverai un “avvertimento”: gli ausiliari attaccheranno un foglietto alla tua bicicletta, per ricordarti che quella zona è vietata, e di non lasciare lì la bicicletta in futuro.

A tal proposito ti posso raccontare un episodio che mi è accaduto diversi anni fa, la prima volta che sono venuto in Giappone: parcheggiando la bicicletta in una zona non consentita, di fronte alla stazione più vicina alla share-house dove alloggiavo, ho ricevuto il sopra citato avvertimento.  Qualche settimana dopo, complice la fretta e la sbadataggine, ho lasciato la bicicletta nella stessa zona, per poter prendere il treno. Tornato dopo qualche ora, la mia bicicletta era sparita! Non potendo credere che qualcuno mi avesse rubato la bicicletta in Giappone (intendiamoci, le biciclette le rubano anche qui, ma con frequenza molto minore rispetto ad altri paesi), chiedo informazioni al kōban. Risposta: la tua bicicletta è stata rimossa causa violazione divieto di sosta, la puoi ritirare al deposito previo pagamento di una multa. 

Mi reco al deposito più vicino, parlo con il custode e, dopo aver pagato la multa (5,000 yen, più o meno 40 euro) riottengo la bicicletta. Ciliegina sulla torta, i gestori del deposito nel frattempo mi avevano gonfiato le gomme, oliato il campanello, e messo nel cestino una penna biro con il logo del deposito. Only in Japan.

Sperando che queste informazioni ti siano utili per chiarirti un po’ le idee su come funziona il mondo della bicicletta in Giappone, non mi resta che augurarti una buona pedalata!

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