Scalare il Monte Fuji è una cosa da fare almeno una volta nella vita. É un’esperienza incredibile che ti ti rimarrà negli anni, e sarà sicuramente uno degli highlight del tuo viaggio in Giappone. Si tratta comunque di una scalata faticosa, e per viverla al meglio bisogna fare i preparativi e accorgimenti necessari.
Quando scalare
Il periodo in cui è ufficialmente possibile scalare il Monte Fuji va dagli inizi di luglio agli inizi di settembre. Nei mesi estivi infatti, le neve è quasi totalmente sciolta, e permette anche agli scalatori con meno esperienza di completare la scalata. In questi due mesi vengono intensificati anche i collegamenti/trasporti dalle principali città, soprattutto da Tokyo, e la quasi totalità dei rifugi sono aperti, permettendo dunque agli scalatori di rifocillarsi e riposarsi un po’ durante la scalata.
Ovviamente, questo limitato periodo di tempo in cui è possibile scalare il Monte Fuji, fa si che, specialmente durante il weekend, ci siano migliaia di persone a scalarlo, a volte formando delle vere e proprie code nei tratti più stretti!
Sentieri
Per scalare il Monte Fuji è possibile scegliere tra sentieri e piste diverse. L’ascesa del vulcano viene divisa in 10 stazioni, delle quali la prima si trova alla base, mentre la decima è la più vicina alla sommità. La maggior parte delle persone sceglie di partire da una delle quattro diverse 5e stazioni (su ciascun fianco della montagna), affrontando da lì la parte più interessante (e difficoltosa) della scalata.
La pista più popolare è la Yoshida Trail, dal momento che parte dalla 5a stazione che ha il miglior accesso da Tokyo, a circa 2300 metri di altitudine. L’ascesa dura generalmente tra le 6 e le 8 ore, e la discesa poco meno. Ovviamente la durata può variare a seconda di diversi fattori, tra cui il tuo stato di forma e il “traffico” generato dagli altri scalatori nei giorni di punta.
Come forse saprai, chi decide di scalare il Monte Fuji, lo fa con un chiaro obbiettivo in mente: vedere l’alba dalla sommità. Ammirare il sorgere del sole sopra un mare di nubi, dalla cima di uno dei posti più suggestivi e affascinanti del Giappone, è qualcosa di unico ed indimenticabile.
Per poterlo fare, occorre calcolare bene il timing con cui si inizia la scalata, e rispettare la tabella di marcia durante le varie tappe.
Generalmente è consigliato iniziare la scalata dalla 5a stazione nel primo pomeriggio, raggiungere uno dei rifugi dell’8a stazione entro sera, riposare qualche ora, e riprendere la scalata la mattina presto (molto presto), in modo da raggiungere la cima in tempo per vedere l’alba (che d’estate avviene intorno alle 4:40 – 5:00). Nel rifugio potrai riposare/dormire qualche ora, e mangiare un pasto caldo; ti consiglio caldamente di prenotare in anticipo, per essere sicuro di avere un posto dove riposare, e non rischiare di passare la notte all’addiaccio.
Non sono pochi coloro che decidono di scalare il Monte Fuji facendo una tirata unica, iniziando quindi la scalata verso sera, per arrivare alla cima il mattino dopo. Ovviamente questa opzione è molto più faticosa, e sconsigliata a chi non ha una buona preparazione fisica, visto anche l’aumentato rischio di incorrere nel mal di montagna (altitude sickness), di cui parleremo più tardi.
Cosa portare
Come detto in precedenza, per scalare il Monte Fuji non è necessario essere degli alpinisti professionisti, ma è comunque bene prepararsi a dovere.
Questa è una lista di cose che è consigliato portare/preparare per essere pronti ad ogni evenienza.
Scarpe adatte
Scalare il Monte Fuji non è una passeggiata in centro, quindi assicurati di avere scarpe comode e resistenti. Un qualsiasi scarponcino da montagna di buona fattura andrà bene.
Vestiti a strati
Tra stazione di partenza e sommità ci possono essere anche tra 25-30 gradi di escursione termica, quindi assicurati di vestirti a strati, togliendo/aggiungendo in base alla temperatura. Affronterai la scalata nei mesi estivi, quando la temperatura in Giappone si aggira intorno ai 25-30 gradi, e dopo qualche minuto di sforzo fisico di troverai in maglietta e pantaloncini corti; ma man mano che proseguirai nell’ascesa, la temperatura si abbasserà (soprattutto di notte), e in cima potrebbe arrivare ad essere solo 2 o 3 gradi sopra lo zero. Portati dunque vestiti pesanti/caldi, giacca a vento e magari anche qualche capo impermeabile: potrà capitarti di dover “attraversare” delle nuvole, che altro non sono che particelle d’acqua sospese in aria, dalle quali uscirai parecchio bagnato/a!
Torcia
Una torcia da testa è un oggetto fondamentale per scalare il Monte Fuji: dovrai sicuramente fare un pezzo di scalata di notte, e senza una torcia non vedrai neanche dove stai andando o dove stai mettendo i piedi, aumentando esponenzialmente il rischio di farti male.
Guanti
Oltre a proteggere dal freddo in quota, i guanti ti permetteranno di affrontare i pezzi più impervi e rocciosi, dove magari dovrai usare tutti e quattro gli arti, senza problemi e senza graffi.
Cibo e acqua
Porta con te abbastanza acqua e cibo da poter affrontare anche una scalata più lunga del previsto. Con l’aumentare dell’altitudine è importante rimanere idratati, e avere con te anche qualche barretta energetica ti aiuterà a contrastare il dispendio di energie. Ovviamente nei rifugi è possibile acquistare acqua e cibo, ma li troverai a prezzi abbastanza salati.
Soldi contanti
Non dimenticare di portare con te anche soldi contanti (nella maggior parte dei rifugi le carte non vengono accettate), per pagare l’alloggio (in caso non preveda il pagamento al momento della prenotazione), acqua/cibo in caso di necessità, ma anche per comprare souvenir o i famosi bastoni (che potrai acquistare alla 5a stazione), sul quale, ad ogni tappa successiva, potrai farti marchiare a fuoco un timbro tradizionale, a testimonianza del tuo “passaggio” da quella stazione.
Bombole di ossigeno
Scritta così può far paura, ma non ti preoccupare: si tratta di piccole bombolette contenenti ossigeno, da inalare se/quando sentirai mancarti un po’ l’aria. Come menzionato prima, quando si scalano montagne di questa altezza, può capitare di incorrere nel “mal di montagna”: ad elevate altitudini, l’aria rarefatta (quindi povera di ossigeno) può causare una sensazione di malessere (nausea, spossatezza, mal di testa). Inalare ossigeno dalla bomboletta di tanto in tanto, insieme al rimanere idratati, e fare pause frequenti (soprattutto se non si ha una forma fisica allenata), è un modo efficace per evitare che il problema si manifesti.
Scalare il Monte Fuji: bucket list
Scalare il Monte Fuji è una cosa che consiglio a tutti, un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. Chi scrive ha affrontato la scalata un paio d’anni fa, e vedere l’alba dalla cima rimarrà uno delle cose più emozionanti che mi sono capitate.
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