Come comportarsi agli onsen in Giappone

Tempo di lettura: 3 minuti

Gli onsen in Giappone (温泉), o terme, sono parte integrante della cultura e storia di questo paese. Si dice che Dōgo Onsen (道後温泉), l’impianto termale più antico del Giappone, venne costruito nel 712 d.C. e che l’imperatore ne fosse un assiduo visitatore, visto le sue proprietà terapeutiche.

La presenza di molteplici vulcani, e la sua posizione vicino alla cosiddetta cintura di fuoco del Pacifico, ha reso il territorio giapponese un autentico paradiso termale, con più di 25 mila terme, d. Il termine onsen indica letteralmente sorgenti termali, sia di acqua calda che fredda, le quali devono contenere almeno uno dei 19 minerali indicati nella legge del 1948.

Ma, concretamente, come sono gli onsen in Giappone e quali sono le regole da seguire quando si va a visitarli?

onsen in Giappone infografica

Gli onsen e i bagni pubblici giapponesi

Gli onsen in Giappone sono di svariati tipi e dimensioni, ma i più comuni e suggestivi sono sicuramente i rotenburō (露天風呂) che sono letteralmente delle sorgenti termali all’aperto e che quindi permettono di osservare la natura circostante mentre ci si rilassa nell’acqua. Solitamente sono impianti indipendenti, ma si trovano anche nell’interno dei ryokan (旅館) i tipici hotel in stile giapponese, dove si possono prenotare alcune vasche ad uso privato (貸切, kashikiri). Se invece vuoi solo mettere i piedi un po’ in ammollo, ci sono gli ashiyū (足湯) delle vasche di acqua termale dove ci si immerge fino alle ginocchia.

Una cosa a cui si deve fare attenzione è la differenza tra onsen e sentō (銭湯), i cosiddetti bagni pubblici giapponesi. La differenza tra i due è che i secondi non usano acqua termale, ma acqua del rubinetto. Non per questo sono da disprezzare anzi, sono molto amati dai giapponesi e molti edifici hanno più di 100 anni d’attività. Oltre ad avere prezzi più contenuti (intorno ai 4/5 euro) i sentō offrono svariati tipi di vasche come il mizuburō (水風) la vasca dell’acqua fredda, il denkiburō (電気風呂) una vasca che dà leggere scariche elettriche o il kusuriburō (薬風呂) dove ci si può immergere in acque medicinali. Spesso e volentieri c’è anche la sauna, solitamente dotata di una televisione. Alla fine di una giornata al sentō, è tradizione bere una bottiglietta di latte fresco per reintegrare i liquidi persi oppure farsi una birretta.

Buone maniere in onsen e sentō

Anche se in Italia ed Europa esiste una tradizione termale, le regole ed i modi di comportarsi sono leggermente diversi da quelli delle terme e dei bagni pubblici giapponesi.

  1. Bisogna entrare completamente nudi. Solitamente si può portare con sé un piccolo asciugamano, da tenere sulla testa. Solo in caso di bagni misti, l’uso di asciugamani più grandi o costumi da bagno è permesso.
  2. Prima di entrare nelle terme giapponesi bisogna lavarsi accuratamente il corpo nei lavatoi che si trovano vicino alle vasche. Mai lavarsi dentro le terme!
  3. Il piccolo asciugamano per la testa non deve mai essere immerso nell’acqua delle terme.
  4. Una volta uscito dalle terme giapponesi, asciugati per bene prima di rientrare nello spogliatoio, per 
evitare di bagnare il pavimento asciutto.

Queste sono più o meno le regole principali. Per il resto basta seguire il proprio buon senso. Sia i sentō che gli onsen in Giappone sono spazi pubblici dove tanta gente va per rilassarsi dopo una lunga giornata. Cerca quindi di goderti questi luoghi, senza però disturbare le persone che ti stanno intorno.

I migliori onsen in Giappone da visitare

Prima di concludere questo articolo, vorrei darti alcune dritte su dove poter trovare i migliori onsen in Giappone:

  • Noboribetsu in Hokkaido (l’isola più a nord del Giappone)
  • Gero una città nelle alpi giapponesi centrali
  • Beppu nel sud del Giappone
  • Yudanaka nella regione di Nagano dove si possono ammirare le scimmie che fanno il bagno in pozze separate.

Sei mai stato agli onsen in Giappone? Magari raccontaci la tua esperienza nei commenti, o condividi pure qualche consiglio sui migliori onsen che secondo te andrebbero visitati.

Per saperne di più sulla cultura giapponese continua a leggere il blog di Go! Go! Nihon e seguici su Instagram e Facebook.

Condividi questo articolo