Maneki neko, il gatto giapponese portafortuna

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Il maneki neko (招き猫, il gatto che saluta) è il gatto giapponese portafortuna, lo si trova ovunque in Giappone, sempre sorridente e con le orecchie tese, non si lascia sfuggire nulla. La mascotte di Go! Go! Nihon ti dà il benvenuto sul nostro blog: il maneki neko, sventola la zampetta e augura a tutti i viaggiatori una buona permanenza in Giappone.

Ecco la sua storia!

La leggenda del maneki neko

Nella sua forma di talismano portafortuna il maneki neko nasce in Giappone, nel quartiere di Asakusa a Tokyo nella seconda metà del diciottesimo secolo, ma le sue origini sono avvolte dal mistero e affondano nella cultura cinese. Nell’opera cinese Yuyozasso nell’anno 860, è infatti menzionata la credenza secondo la quale quando il gatto si pulisce il muso, se solleva la zampa oltre l’orecchio, è il segnale che un ospite sta arrivando.

Numerose le leggende che lo vedono protagonista. Tra tutte, quella del tempio Gotoku-ji a Setagaya: un signorotto si stava riparando da un temporale sotto un albero vicino al tempio, quando la sua attenzione si è rivolta ad un gatto del tempio, che sembrava chiamarlo agitando la zampa. L’uomo si era appena diretto verso la bestiola, quando un fulmine era cascato sull’albero. Il signorotto, scampato il pericolo, aveva dimostrato la sua riconoscenza al felino, riportando il tempio agli antichi splendori con una donazione in denaro.

Oggi il tempio Gotoku-ji ospita decine e decine di statue di dolci maneki neko. È usanza comune che i visitatori del tempio ne acquistino una statuetta come augurio di buona fortuna per un particolare desiderio, per poi riportala lì insieme a tutte le altre, una volta che il desiderio è stato esaudito.

Caratteristiche del maneki neko

Il maneki neko può variare di colore: a ciascuno di essi viene attribuita una particolare funzione. Così il gatto dal pelo bianco porta fortuna, mentre quello nero è foriero di serenità; il giallo e il dorato garantiscono ricchezze, il rosso è di buon auspicio per il lavoro, il rosa per gli affetti eccetera.

L’inventore di Hello Kitty doveva essere consapevole della popolarità del gatto in Giappone: l’ottima reputazione che questo animale domestico si è guadagnato nel tempo è però soprattutto dovuta alla tradizione del maneki neko, un oggetto portafortuna in ceramica dalle sembianze feline che campeggia in molte attività commerciali e nei templi shintoisti.

Ci sono molte varietà di questo gatto portafortuna, ma la forma più comune è quella che ritrae un esemplare di bobtail giapponese di colore bianco su due zampe, uno dei palmi alzati in segno di saluto e l’altro che impugna un koban ( 小判, piccola moneta d’oro), utilizzata anticamente come valuta.

Curiosità

Consultando il libro Maneki Neko Hyakka (L’enciclopedia del maneki neko), realizzato in collaborazione al Club giapponese dei maneki neko, si possono evincere particolari interessanti sul modo in cui il gatto giapponese portafortuna viene tradizionalmente rappresentato. Ad esempio le orecchie sono ben tese e gli occhi ben aperti per far sì che il gatto non si lasci scappare le notizie importanti; il maneki neko con la zampa sinistra alzata richiama i clienti, quello con la zampa opposta sollevata porta prosperità. Il grembiulino intorno al collo della bestiola è dello stesso stile di quelli che indossavano i gatti domestici durante il periodo Edo. I caratteri rappresentati sulla monetina d’oro, senmanryo (千万両, indica una cifra ingente di denaro) sono di buon auspicio per le finanze.

Quando visiterai il Giappone, o se sei già uno studente a lungo termine, non dimenticare di acquistare un maneki neko. Porterà fortuna anche a te!

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