Sumo: accenni storici e consigli su dove vedere un torneo in Giappone

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Il torneo di sumo è un evento famoso in tutto il mondo. Apparentemente si tratta di due avversari che fanno forza l’uno contro l’altro per spingere il proprio contendente fuori dal ring, ma qual è il significato dietro questo sport nazionale giapponese?

Breve storia del sumo

Sumo (相撲, すもう) si traduce letteralmente “attaccare l’avversario”. Si dice abbia origini antichissime, addirittura risalenti al periodo Yayoi (300 a.C.). Il sumo sarebbe legato alla religione shintoista, in particolare per le danze e le preghiere agli dei (神 kami) per ricevere raccolti abbondanti.

Il sumo si è evoluto negli anni, anche se la sua popolarità è dipesa dai diversi sovrani giapponesi, ma nonostante tutto è rimasto tutt’oggi uno degli sport più amati in Giappone.

I lottatori di sumo si allenano nella heya, una stanza che funge da una vera e propria palestra, e devono essere allenati da precedenti lottatori di sumo, affinché la tradizione venga trasmessa di generazione in generazione. Ogni lottatore deve rimanere con i compagni della heya per la maggior parte della propria carriera, e non è possibile affrontarli in gara come contendenti.

Sumo tournament in Tokyo

L’evento

Il sumo è uno sport di lotta, con delle regole piuttosto semplici. La sfida si svolge in un’area di 4.55 metri di diametro il dohyō (土俵), composta di creta e sabbia, e delimitata da un cerchio intrecciato di paglia.

Lo sconto avviene tra due giocatori, i rikishi (力士), due maschi di stazza imponente che fanno forza l’uno contro l’altro per spingere l’avversario fuori dal ring toccando il cerchio, o per farlo sbilanciare toccando il pavimento con una qualsiasi parte del corpo che non siano i piedi. Una particolarità di questo sport è che l’accesso al ring non è permesso alle donne.

Non ci sono molte regole nel sumo, anche se ci sono diverti rituali, molti dei quali hanno origine nella religione shintoista, come dicevamo all’inizio.

Il sumo è rinomato per il fisico dei propri lottatori, e per la loro “divisa” caratteristica. Il perizoma cintura che cinge la vita si chiama mawashi, e il suo colore e materiale (cotone o seta) dipendono dal livello in graduatoria del lottatore. L’acconciatura consiste in una sorta di ciuffo sulla testa, che avvolge i capelli nel tipico chonmage. Quando si trovano in pubblico, al di fuori delle gare, i lottatori di sumo devono indossare i tradizionali abiti giapponesi, che anche qui dipendono dalla graduatoria.

Come ottenere i biglietti

Ogni anno si tengono 6 tornei ufficiali di sumo, tre di questi a Tokyo alla Kokugikan Arena e gli altri tre a Fukuoka, Osaka e Aichi. I tornei di Tokyo sono a gennaio, maggio e settembre. Ogni torneo dura circa 15 giorni, ma c’è ancora possibilità di partecipare a una gara anche oltre questo periodo.

Il modo migliore per comprare i biglietti è usare il sito ufficiale del Kokugikan, dove vengono indicate anche le date di ogni torneo. I prezzi si aggirano attorno a 3,800 yen per un posto nell’arena, a seconda della sede in cui si svolge la competizione. Se vuoi sederti vicino al ring allora si può arrivare anche a 38,000 yen per un posto.

Hai perso il torneo?

Non preoccuparti, ci sono altri modi per vedere un torneo di sumo. Se ti trovi nel quartiere Ryogoku a Tokyo ci sono regolarmente gli allenamenti dei lottatori. Ci sono delle heya dove puoi vedere i riti di allenamento mattutino (keiko) gratuitamente. Ci sono vari tipi di heya, ti consigliamo di controllare prima per essere sicuro che si possa entrare.

In alternativa ci sono spesso dei tour estivi, nelle varie prefetture del Giappone. L’unico modo per avere delle informazioni certe sulle date e le location è quello di contattare l’ufficio giapponese. Magari puoi chiedere aiuto a uno dei tuoi nuovi amici giapponesi, o approfittare per far pratica tu stesso della lingua.

Se invece non hai occasione di partecipare agli allenamenti o ai tour estivi, puoi sempre visitare il Sumo Museum del Ryogoku Kokugikan al primo piano. Fai un giro e assapora il cibo preferito dai lottatori di sumo, il chanko nabe e i golosissimi ravioli gyoza.

La nostra vacanza studio di 2 settimane a gennaio, Tokyo Essentials, ti dà l’opportunità di provare il chanko nabe di persona, insieme agli altri compagni di corso. Cenerai in un famoso locale dove vecchi lottatori di sumo e musicisti ti intratterranno durante il pasto.

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