L’abbigliamento adatto per un colloquio di lavoro in Giappone

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Quando si parla di lavoro la prima incognita da affrontare è quella dell’abbigliamento adatto per il colloquio, che richiede particolare attenzione e da cui potrebbe dipendere l’esito dell’intero colloquio.

Uno dei concetti più amati in Giappone è l’uniformità, applicabile in diverse situazioni nella vita di tutti i giorni; questo principio riguarda anche l’ambito lavorativo, soprattutto per quanto concerne il modo di vestire: benché in un colloquio si debba puntare a risaltare sugli altri candidati, questo non deve intaccare le norme sull’abbigliamento.

Abbiamo già accennato al tema del lavoro parlando di curriculum e dei vari lavori part time per studenti disponibili in Giappone; vediamo ora insieme qual è il giusto abbigliamento per un colloquio di lavoro in Giappone.

Abbigliamento per uomini

  • Completo nero, blu scuro o grigio scuro; no alla giacca doppiopetto.
  • Camicia bianca e ben abbottonata.
  • Cravatta semplice, meglio se senza fantasie; i colori più in voga sono le tonalità del blu e del 
rosso.
  • Pantaloni con la piega ben stirata.
  • Scarpe nere o marroni, ben lucidate.
  • Calze della tonalità dell’abito, o comunque scure.
  • Cintura dello stesso colore delle scarpe.
  • Accessori limitati a un orologio da polso elegante; no agli anelli, a meno che non si tratti della 
federe nuziale.
  • Ventiquattrore nera o di colore scuro, adatta a contenere fogli formato A4; meglio avere qualche 
copia del curriculum con sé.
  • 
Il viso dovrà essere ben rasato e il capelli corti abbastanza da lasciare scoperte le orecchie, puliti e ben pettinati; niente gel o capelli tinti.
  • Le unghie devono essere ben tagliate e curate; gli orecchini e i piercing andranno rimossi.

Abbigliamento per donne

  • Completo nero, blu scuro o grigio scuro.
  • Camicia semplice, bianca.
  • I pantaloni non sono vietati, ma è meglio puntare sulla classica gonna, che non dovrà essere né 
troppo corta, né troppo stretta.
  • Collant velato, colore naturale, senza fantasie. Attenzione che non si smagli!
  • Décolleté semplici della stessa tonalità del completo e con il tacco non troppo alto (5 o 7 
centimetri). Niente sandali, scarpe aperte o zeppe.
  • Accessori semplici (ad esempio gli orecchini o una collana) sono accettabili, così come l’orologio 
elegante da polso e l’eventuale fede nuziale.
  • Ventiquattrore nera o di colore scuro, adatta a contenere fogli formato A4; meglio avere qualche 
copia del curriculum con sé.
  • Le unghie devono essere tagliate e ben curate, senza smalto (ad eccezione di quello trasparente), e il trucco naturale, non appariscente.
  • I capelli andranno ben pettinati e raccolti in modo da lasciare il viso e le orecchie ben scoperti; niente gel o capelli tinti.
 Gli orecchini e i piercing andranno rimossi.

Eccezioni

Ci possono essere casi particolari in cui seguire queste regole potrebbe risultare svantaggioso, come nei settori creativi e artistici: in situazioni simili è bene svolgere prima una ricerca sull’azienda riguardo l’abbigliamento più adatto, magari studiando il modo di vestire dei suoi dipendenti. Indossare una maglia dalla fantasia particolare o una camicetta elegante potrebbe darti una marcia in più.

Per i lavori part time rivolti agli studenti l’etichetta non prevede un abbigliamento formale, a meno che non si aspiri a un posto come insegnante di lingua; in caso contrario basterà un look ordinato e curato.
 Se la posizione a cui si punta è quella di commesso in un negozio di abbigliamento, potrebbe essere una buona idea indossare vestiti della stessa marca, mentre ristoranti, bar e simili faranno più caso all’aspetto pulito e curato piuttosto che al modo di vestire.

Un’altra eccezione è costituita dal cosiddetto cool biz: con l’arrivo dell’estate molte compagnie giapponesi permettono ai propri impiegati di adottare un look più estivo, abbandonando quindi giacca e cravatta in favore di abiti più leggeri.
 Benché questo generalmente non si applichi al momento del colloquio, potrebbe capitare che sia l’azienda stessa a indicare ai candidati di adottare lo stile del cool biz; è bene quindi informarsi in anticipo sulle direttive dell’azienda per quanto riguarda i colloqui.

Le regole che ruotano attorno al mondo del lavoro in Giappone sono numerose e complesse; data l’importanza del colloquio, non farti scrupoli a chiedere consiglio ai tuoi amici giapponesi o ai consulenti del lavoro della tua scuola di lingua.

Hai affrontato un colloquio di lavoro in Giappone e vuoi raccontarci la tua esperienza o dare dei consigli ad altri studenti? Lasciaci un commento qui sotto!

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