Un’italiana a Tokyo: la mia esperienza di lavoro in Giappone

Tempo di lettura: 3 minuti

Ho deciso di raccontare la mia esperienza di lavoro in Giappone perché spero che possa rivelarsi utile per la tua avventura.

In uno dei precedenti articoli abbiamo parlato del mondo dei lavori part time disponibili per uno studente italiano in Giappone.
 Come puoi vedere le possibilità sono tante, ma non bisogna sottovalutare la dose di lavoro che il corso di lingua scelto richiede: studiare e lavorare allo stesso tempo può risultare stancante e potrebbe andare a minare il rendimento scolastico.

Tuttavia, il lavoro part time può aiutarti a coprire le spese di tutti i giorni ed è un ottimo esercizio per mettere in pratica ciò che si impara durante le lezioni; trovare quindi un buon equilibrio tra la scuola e il lavoro ti permetterà di trarre il meglio da questa esperienza in Giappone.

Ci sono due requisiti fondamentali per poter lavorare in Giappone, ovvero un numero di cellulare e un conto in banca, non perderti i nostri articoli a riguardo.

Il primo lavoro come traduttrice

 Il primo part time lo ottenni tramite la scuola, un mese dopo essere arrivata a Tokyo: sulla bacheca era apparso un annuncio di un’agenzia che cercava studenti madrelingua provenienti da diversi paesi, tra cui l’Italia; si trattava di un lavoro di traduzione e non richiedeva nessuna conoscenza di giapponese.
 Fui molto fortunata, perché il ramo della traduzione era proprio il tipo di impiego a cui ambivo, e decisi di fare un tentativo; mandai così un’email in inglese all’agenzia fissando un appuntamento.

La scelta dell’abbigliamento per affrontare un colloquio è l’incubo di tutti, non importa in quale paese si viva; in Giappone, nel caso dei part time rivolti agli studenti di solito non sono richiesti abiti formali o regole di etichetta, ma è sempre meglio mantenere un certo decoro.
 Il mio colloquio fu in inglese e andò bene, ma trattandosi di un progetto il part time durò solo due mesi; decisi di cercarmi un altro lavoro, stavolta affidandomi a internet.

Cercare annunci su internet

Il web è un’altra importante risorsa per la ricerca di un part time e si trovano molte più offerte rispetto a quelle presenti nella bacheca scolastica; per contro, però, bisogna fare attenzione all’affidabilità degli annunci per evitare di incappare in qualche truffa o in individui poco raccomandabili.

Ottenni un colloquio presso una catena di bar che cercava studenti stranieri da inserire nella propria rete e, con curriculum alla mano, per la prima volta mi trovai a dover affrontare una preselezione in inglese e in giapponese prima di essere sottoposta al colloquio vero e proprio. Passai la preselezione, ma venni bocciata al colloquio con il capo dell’azienda perché il mio giapponese non era abbastanza buono. In casi come questo potrebbe essere utile avere un certificato dell’esame del JLPT: alcuni annunci dichiarano espressamente quale livello sia richiesto, ma di solito per i part time si parla di almeno un N3.

Lavorare in un ristorante

Il mio ultimo lavoro in Giappone lo trovai grazie a un’amica: lavorava in un ristorante italiano e cercava qualcuno che prendesse il suo posto, dato che lei sarebbe andata via dal Giappone. In questo caso non ci fu nessun colloquio: mi chiesero di fare direttamente una prova al ristorante, conobbi lo staff e mi fecero portare qualche piatto.

Quando iniziai a lavorare sul serio con loro, mi stupii della gentilezza dei miei colleghi giapponesi: non avevo mai fatto la cameriera in vita mia, eppure non mi hanno mai trattata in malo modo le volte in cui sbagliavo e mi hanno sempre seguita con pazienza. Anche i clienti era molto cortesi e quando possibile mi fermavo a parlare con loro. Lavoravo circa quattro sere a settimana, ma i giorni e le ore cambiavano a seconda del numero di prenotazioni che avevano; rimasi in quel ristorante nove mesi, fino al momento di tornare, a malincuore, in Italia.

Lavorare part time da studente è stancante e richiede una buona dose di iniziativa, ma è un’esperienza bellissima e gratificante; la gentilezza dei giapponesi ha fatto sì che anche una persona timida come me si trovasse a suo agio e ancora adesso ricordo tutti i miei colleghi e i clienti con molto affetto.

Qualunque sia il motivo che ti spinge a cercare un lavoro part time in Giappone, ricorda: non darti mai per vinto, perché là fuori è pieno di possibilità.
 E chissà, potrebbero anche esserci dei risvolti inaspettati.

Se vuoi saperne di più sulle scuole di lingua in Giappone puoi contattare lo staff italiano di Go! Go! Nihon.

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