Come aprire un conto corrente in Giappone

Tempo di lettura: 4 minuti

Articolo aggiornato a marzo 2022.

È piuttosto semplice aprire un conto corrente in Giappone quando si decide di stabilirsi nel paese per un lungo periodo.  Per aprire un conto corrente in Giappone bisogna essere in possesso di un visto studentesco o a lungo termine, della carta di residenza e di un numero di cellulare giapponese, per cui chi ha il visto turistico non può avviare le pratiche. È quindi impossibile aprire un conto prima di arrivare in Giappone. Puoi usare la tua carta di credito italiana per prelevare soldi dagli ATM, ma la valuta sarà diversa e quindi si può incorrere in spese extra di commissioni.

Per fortuna ci sono molti servizi bancari al giorno d’oggi che offrono supporto in inglese, e che ti renderanno più facile accedere alle tue finanze. Vediamone alcuni.

Scegli la via facile con Wise

Wise, o conosciuto col nome di Transferwise, aiuta aziende e privati in giro per il mondo a gestire il proprio denaro in modo semplice, nonostante le frontiere. Offre la possibilità di effettuare bonifici, di avere denaro in varie valute, e permette anche di usare soldi all’estero tramite una semplicissima carta di debito prepagata.

Basta aprire un conto online senza doversi preoccupare delle commissioni: Wise infatti è 7 volte più economico di altri servizi bancari più tradizionali. Il tuo denaro sarà convertito sempre con il più aggiornato tasso di cambio, come quello che trovi su Google, al tasso più favorevole, evitando spiacevoli tariffe tipiche delle banche tradizionali.

Puoi inoltre avere a disposizione il denaro in ben 40 diverse valute sul tuo conto, incluso lo Yen giapponese. Una volta che sei in Giappone, puoi utilizzare la carta di debito internazionale di Wise per spendere denaro o prelevarlo dagli sportelli automatici. Avrai anche la possibilità di spostare somme di denaro per bonifici, come il pagamento dell’affitto, della retta scolastica o altre spese quotidiane, convertendole dall’euro allo yen.

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Shinsei Bank

È la banca consigliata da Go! Go! Nihon e dalle scuole di lingua con cui collaboriamo: le procedure per aprire un conto corrente sono semplici e a volte è possibile trovare personale che parla inglese anche agli sportelli. A differenza delle banche tradizionali, la Shinsei non richiede l’inkan (印鑑), il timbro con il nome usato dai giapponesi, ma sarà sufficiente una firma.
NOTA: recentemente è stata cambiata la procedura e si può aprire un conto corrente solo DOPO 6 mesi di residenza in Giappone.

La carta della Shinsei Bank è un cash card, ovvero serve solo per prelevare o versare soldi sul conto, mentre non può essere usata come carta di credito. Le operazioni presso gli ATM affiliati a questa banca sono gratuite ed è possibile effettuarle 24 ore su 24, anche nei festivi; sia il supporto telefonico che il sistema di online banking sono in inglese.

Recentemente hanno aggiunto un nuovo servizio, in cui si può fare richiesta della Gaica, una debit card, utile sia per pagare nei negozi che online. Puoi trovare più informazioni sul sito della Shinsei Bank.

Japan Post Bank

Un’altra alternativa per aprire un conto corrente in Giappone da straniero è la Japan Post, che come la Shinsei non richiede l’inkan. È la scelta consigliata soprattutto a chi ha meno di 20 anni (considerati minorenni in Giappone), poiché ai minorenni non è consentito aprire un conto nelle altre banche. Ci potrebbe essere del personale che parla un po’ di inglese, ma è consigliabile farsi accompagnare da qualcuno che sappia il giapponese.

Japan Post permette di effettuare bonifici bancari internazionali, ma il costo è piuttosto elevato. Si tratta di 4000 yen a bonifico, oltre le altre eventuali commissioni internazionali.

Aprire il conto in una determinata banca potrebbe essere uno dei requisiti per ottenere un lavoro e solitamente si prediligono le banche più tradizionali come la Mizuho o la Mitsubishi UFJ; in questo caso è necessario munirsi di un inkan.

Il timbro da usare in banca

I prezzi dei timbri inkan variano a seconda del tipo materiale, che può essere plastica, legno o avorio; nei negozi a 100 yen si possono trovare i timbri in plastica con i cognomi giapponesi più comuni, mentre è possibile crearne di personalizzati usando le macchinette automatiche della catena Don Quijote al prezzo di 500 yen. Possono essere comprati anche nei negozi Tokyu Hands, dove vengono preparati il giorno stesso e il cui prezzo varia a seconda della dimensione e della qualità. Il più economico costa intorno ai 500 yen.

Per quanto riguarda quelli di legno o avorio le cifre si aggirano attorno ai 3.000 o 5.000 yen, ma possono arrivare anche a 10.000 yen. Il timbro utilizzato per il conto in banca in Giappone prende il nome di ginko-in (銀行印) e viene richiesto sia per l’apertura che per l’eventuale chiusura del conto; è consigliabile averne uno diverso per le pratiche di “tutti i giorni” e non relative alle operazioni bancarie.

Aprire un conto corrente in Giappone non è un’impresa impossibile, ma è consigliabile informarsi in anticipo sui requisiti della banca scelta per evitare perdite di tempo.

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Per ulteriori informazioni sulla vita in Giappone continua a leggere il nostro blog e seguici su Instagram e Facebook. Contattaci per qualsiasi domanda sul visto studentesco e le scuole di lingua giapponese in Giappone.

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