Classici giapponesi: 4 versioni manga per iniziare

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Se hai sempre desiderato leggere dei classici giapponesi, ma finora non hai mai avuto il coraggio di farlo perché ti sembrano troppo difficili, un’ottima alternativa che può farti cambiare idea è iniziare dalle loro versioni manga.

In Giappone infatti è molto comune che diversi libri, oltre che diventare film o serie TV come succede all’estero, vengano trasformati e riadattati in manga. Leggere i classici in questa nuova versione “pop” è diventato negli ultimi decenni uno dei modi preferiti dai giapponesi stessi per riscoprire la propria cultura letteraria.

Ma da dove iniziare? In quest’articolo ti propongo una piccola selezione di classici giapponesi di cui puoi trovare delle versioni manga.

Classici giapponesi in versione manga con dizionario e un traduttore elettronico.

La storia di Genji (Genji Monogatari 源氏物語) 

“Non è possibile, non lo leggono neanche i giapponesi!”. Questa è stata, più o meno, la risposta che un’amica giapponese mi ha dato quando le ho detto che uno dei miei esami di letteratura all’università prevedeva la lettura completa del Genji Monogatari di Murasaki Shikibu (circa 973 – 1014). Questa reazione è dovuta al fatto che non solo il libro  nella nuova edizione Einaudi a cura di Maria Teresa Orsi  conta ben 1440 pagine, ma anche alla moltitudine di nomi e di eventi che si succedono in esse. 

Le avventure e i tanti amori del protagonista Genji, principe “splendente” nel Giappone del periodo Heian, ci trasportano all’interno di una corte antica con la sua musica, la sua arte e la sua eleganza. Definito da molti il primo “romanzo psicologico” in assoluto, il Genji Monogatari è sicuramente uno dei libri giapponesi da leggere se si amano il Giappone e la cultura giapponese. 

Per poterlo fare in maniera più leggera, ti suggerisco i tredici volumi della versione manga The tale of Gejji di Waki Yamato. I manga sono disponibili in inglese anche su Amazon Italia.

Una piccola curiosità: oltre al manga, da questo grande classico è stato tratto (ovviamente) anche un anime!

Torikaebaya Monogatari (とりかえばや物語)

Sicuramente non famoso quanto il Genji, questo “monogatari” (lett. “storia“, “racconto“) è di attribuzione incerta e risale alla fine del periodo Heian (dal 794 al 1185). Racconta la vicenda dei due fratelli Himegimi e Wakagimi che, fin da piccoli, sentono di non essere nati nel corpo giusto. Nonostante i continui divieti, Himegimi si finge una ragazza e inizia la sua vita a corte, mentre Wakagimi si finge un ragazzo per iniziare la carriera politica.

La storia in questione purtroppo non è mai stata pubblicata in italiano, in nessuna forma, ma la sta traducendo in forma “non ufficiale” e gratuitamente Dafne Borracci, studentessa alla Kyoto University. In inglese è invece disponibile una versione tradotta solo del romanzo.

La versione manga, anche questo composta di 13 volumi, è presente solo in giapponese e, nonostante il linguaggio utilizzato si adatti allo sfondo della corte di epoca Heian, l’uso dei disegni aiuta molto nella comprensione degli eventi.  

Se ti stai chiedendo perché dovresti sforzarti nel 2021 a leggere un manga, in giapponese, con una vicenda così antica, la risposta è molto semplice: Torikaebaya è il primo “romanzo” a portare sulle pagine la storia di due fratelli transgender

Io sono un gatto (Wagahai ha neko de aru 吾輩は猫である)

Facciamo ora un grande salto cronologico dal periodo Heian all’epoca Meiji. La fine dell’800 in Giappone è un periodo di grandi cambiamenti e l’inizio della sua occidentalizzazione. Il periodo Meiji ci ha anche dato alcuni dei più grandi scrittori giapponesi più famosi, a partire da quello più iconico e “istituzionalizzato”, Natsume Sōseki.

Uno dei suoi romanzi più famosi, Io sono un gatto, per la sua satira e umorismo ben si presta a una conversione in manga, tanto che ne sono state prodotte molte versioni.  Qui ho deciso di presentarti il volume unico pubblicato in italiano da Edizioni Lindau.

La storia, raccontata in prima persona, è affidata al punto di vista di un gatto che, una volta adottato, segue le vicende del suo padrone, Kushami, e della sua famiglia. Inizialmente, il libro fu pubblicato a puntate su una rivista e, dato che ebbe moltissimo successo, il pubblico continuava a chiedere nuovi episodi a Sōseki. È per questo che il romanzo, verso la fine, perde la sua originalità. Questo, però, non influisce sul manga che raccoglie in 7 volumi gli episodi più pregnanti della storia, senza alterarne il senso e senza perdere di vista il punto originale di Sōseki.

La cartella del professore (Sensei no kaban センセイの鞄 )

Da Sōseki andiamo ancora un po’ in avanti, fino ad arrivare ai nostri giorni. È il 2000 quando Kawakami Hiromi pubblica in Giappone La cartella del professore, pubblicato in Italia nel 2011 da Einaudi. La storia vede come protagonisti due personaggi: Tsukiko, una donna fragile che, a quarant’anni, non ha ancora trovato il suo posto nel mondo e che sfoga la sua frustrazione bevendo un po’ troppo, e Matsumoto Harutsuna, il suo ex professore, che a settant’anni vagabonda per la città con la sua inseparabile cartella. Lo stile semplice ed essenziale di Kawakami ben si adatta alla sua trasposizione manga, a opera del maestro Jirō Taniguchi

Taniguchi segue la storia tracciata dall’autrice, ma allo stesso tempo non trattiene il proprio estro. I tratti dei disegni in bianco e nero del manga si fanno sempre più forti e calcati nelle scene più importanti o in momenti che Taniguchi ritiene importanti. 

Questi sono solo alcuni esempi di classici giapponesi – antichi e moderni – che puoi trovare (e scoprire) nelle loro versioni manga. Se hai già letto alcuni di questi titoli o vuoi suggerirne altri che possano permettere a tutti di approcciarsi alla letteratura giapponese, lascia qui sotto un commento o una recensione! 

Questo articolo è stato gentilmente scritto da Carmen, una ragazza italiana laureata a L’Orientale che ha trascorso un anno in Giappone. Per altri approfondimenti e curiosità sulla letteratura giapponese (e non solo!) dai un’occhiata alla sua pagina Instagram, e a quest’altro articolo che ha scritto per il nostro blog con alcuni consigli di lettura su libri giapponesi meno conosciuti! 

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