Oggi abbiamo intervistato Francesco, uno degli studenti italiani di Go! Go! Nihon che studia in Giappone. Francesco parlerà della sua esperienza di vita e studio a Tokyo, e della sua passione per il trekking in Giappone. Conosciamolo!
Ciao Francesco! Quando sei arrivato in Giappone?
Ciao! Sono arrivato in Giappone a giugno 2018.
Che scuola frequenti?
Frequento l’Intercultural Institute of Japan, vicino Akihabara.
Avevi studiato giapponese in Italia prima di venire?
Ho studiato giapponese per un anno in Italia, ritengo sia stata una esperienza utile per iniziare a imparare il katakana e l’hiragana e qualche kanji, ma riguardo il parlato ho iniziato seriamente qui in Giappone.
Cosa hai studiato finora a scuola?
Avendo iniziato da un livello base ho studiato nuovamente il katakana e l’hiragana e la grammatica di base. Attualmente sono in grado di comunicare con le persone in una conversazione semplice e esprimere i miei pensieri e opinioni. Magari non nel modo più corretto, ma sono in grado di farmi capire.
Abbiamo saputo che sei un appassionato di trekking. Com’è nata questa passione?
Tutto nasce da un’altra grande passione, l’amore per la natura. Essendo cresciuto in città, ho sempre avuto sin da bambino la voglia di scappare per un periodo in un posto in campagna dove poter stare a contatto con la natura e gli animali. Tutto ciò mi ha portato crescendo ad immergermi nei boschi in lunghe passeggiate o fare trekking in montagna.
Quante volte hai già fatto delle escursioni di trekking in Giappone?
Probabilmente più di una decina di volte. C’era un periodo in cui quasi ogni fine settimana andavo a fare una gita in giornata da qualche parte intorno a Tokyo. Nonostante Tokyo sia una città enorme ci sono molti posti raggiungibili in poche ore di treno dove poter andare a godersi la natura.
Attualmente sono stato in molte zone intorno a a Tokyo, quindi per le prossime gite mi serve più tempo per andare più lontano e non mi basta una gita in giornata.
Quali sono i luoghi più belli che hai visitato?
Se devo parlare delle zone intorno a Tokyo uno dei miei posti preferiti è Sawai, vicino a Ōme. È una bellissima zona naturale, c’è una passeggiata vicino a un fiume molto bella e adatta a tutte le età. Inoltre il luogo è famoso per una storica distilleria di sake, quindi dopo la gita è possibile fermarsi a visitare la distilleria, e provare vari tipi di sake a prezzi modici. Hanno sake di vari tipi, tra cui uno molto buono fabbricato con la ricetta originale di più di 300 anni.
Qual è l’aspetto più bello di fare trekking in Giappone?
Secondo me l’aspetto più bello è essere a contatto con la vasta natura giapponese, visitare zone tradizionali, mangiare cibo ottimo a prezzi modici e avere la opportunità di poter conoscere persone molto genuine che abitano in zone rurali lontano dalle città.
E invece, qual è la difficoltà maggiore?
Non ho trovato grandi difficoltà, eccetto che qualche volta può essere difficile orientarsi in quanto se si è lontano da zone turistiche molte indicazioni sono assenti oppure solo in giapponese.
Ma solitamente prima di iniziare un’escursione è possibile trovare una mappa del luogo alla stazione più vicina, basta portarla con sé oppure scattare una foto all’itinerario e non ci sono problemi.
Quali altri posti vorresti visitare per fare trekking in Giappone?
Sì, ci sono moltissimi posti dove mi piacerebbe andare, uno di questi è la penisola di Shiretoko in Hokkaido, una zona naturale e molto selvaggia. Certamente fare trekking in Giappone è un’esperienza che consiglio, specialmente se si è interessati in zone più rurali e meno turistiche del Giappone.
Quali sono i posti che dovrebbero assolutamente visitare in Giappone?
A chi studierà a Tokyo consiglio assolutamente, come dicevo prima, la zona di Sawai, Okutama e il Monte Tsukuba (nella lista delle 100 montagne più famose del Giappone) nella prefettura di Ibaraki.
Quali sono i tuoi programmi dopo aver concluso la scuola di giapponese?
Dopo questo anno di studio tornerò in Italia per studiare in università.
Grazie mille Francesco per aver condiviso la tua esperienza con i lettori del blog di Go! Go! Nihon. In bocca al lupo con lo studio del giapponese!